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6 aprile 2022

Cercando la definizione dell’espressione “abito su misura” ho trovato: “Un abito su misura è un capo realizzato a partire da cartamodelli industriali che vengono modificati sulla base delle necessità e delle misure della persona che indosserà l'abito.” Quando pensiamo ad un abito su misura pensiamo sicuramente ad un abito unico, proprio come sono uniche le vite dei ragazzi con le quali intrecciamo la nostra. Il 7 marzo 2022 ho partecipato all’incontro della “Sartoria itinerante” con l’Equipe diocesana ACR durante il quale sono state delineate quelle che dovrebbero essere le caratteristiche di un educatore e tra queste vi era la creatività. Questa speciale qualità deve sempre sapersi adattare alle diverse realtà dei ragazzi di cui ci prendiamo cura. Noi educatori non siamo semplici applicatori di quanto è scritto nelle guide nazionali, ma siamo persone attive nella relazione con l’altro, dovremmo sempre essere interessati a ciò che gli acierrini vivono con noi e al di là di noi. Solo in questo modo ciò che diciamo e facciamo negli incontri potrà avere un senso per i ragazzi e potrà quindi entrare concretamente nella loro quotidianità. L’Azione Cattolica non è un impegno settimanale ma è un’esperienza che permea tutta la vita. Per un educatore poi non è solo una scelta personale ma è soprattutto farsi carico di altre vite, nella loro totalità, non un piccolo ritaglio di esse. Non ci deve spaventare l’idea di cambiare il percorso che si era progettato se qualcosa ci dice che i ragazzi hanno bisogno di altro. Potremo accorgercene, però, solo se avremo occhi ben aperti per osservare e orecchie pronte ad ascoltare. Nessun sarto cucirebbe un abito su misura senza prima conoscere le caratteristiche e i desideri del cliente e anche noi educatori dovremmo sempre mettere al centro delle nostre scelte le potenzialità e i bisogni dei ragazzi.

Natalia Mazzariello
Parrocchia SS. Salvatore - Baronissi

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