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26 agosto 2020

Il cammino dell’ACR è ritmato, nell’anno liturgico, in quattro fasi temporali:
•1^ fase: da settembre al battesimo del Signore. Il fatto.
•2^ fase: da gennaio a Pasqua. Alla ricerca delle fonti.
•3^ fase: da Pasqua a Pentecoste. Il giornale.
•4^ fase: estate. La pubblicazione.

Il fatto è la nostra vita, è la vita dei bambini e dei ragazzi che si apprestano a vivere un nuovo anno associativo, è la vita che si svolge durante questo anno.


1^ fase: da settembre al battesimo del Signore. Il fatto.
I ragazzi, al rientro dalla pausa estiva, mettono ordine agli orari, alle attività, agli impegni, ma soprattutto raccolgono le emozioni, le sensazioni e le aspettative che un nuovo anno può riservare: è tutto questo che costituisce il fatto, ma è anche il confronto con gli altri, con le loro aspettative, con i loro desideri, con le loro domande di vita a costituire il sostrato della notizia che saranno chiamati a raccontare.

Proprio dallo studio e dall’indagine sui fatti, i piccoli sono invitati a scoprire e riconoscere la presenza di Dio e a raccontare così la notizia della Salvezza.
Declinazione delle tre dimensioni della vita cristiana nella prima fase:

• Carità: Il Mese del ciao è il tempo in cui si costituisce o si torna in redazione. Dopo aver trascorso un anno per le vie della città, si entra in un luogo che ha la particolarità di essere allo stesso tempo riparato e aperto sul mondo. Per i ragazzi è l’occasione di esprimersi, di dire perché riprendere il cammino con i compagni: quale desiderio li fa incontrare? In fondo, la redazione è il luogo in cui si incontrano tutti coloro che hanno un desiderio in comune: servire le persone ricercando e raccontando la verità.

• Catechesi (Primo Tempo): Nel Primo tempo di catechesi i ragazzi scoprono che c’è una buona notizia da raccontare: l’amore del Padre per i suoi figli. All’orecchio di tutti coloro che rinascono a vita nuova nel sacramento del battesimo “giunge la voce” che dice: “Tu sei figlio amato”! Questo “scoop” risponde al desiderio di essere riconosciuto e amato insito in ciascun bambino. Anche i due discepoli nel Vangelo di Matteo vogliono “farsi presente” al Signore, per non essere dimenticati ma valorizzati. Riconoscersi figli significa capire di essere preziosi agli occhi del Padre e questa rivelazione non può lasciare indifferenti: invita a muoversi, a vivere una vita da figli di Dio, a “farsi presente”, cioè “dono”.

• Liturgia: Liturgia della Parola: Dio parla con noi (Ascoltare).

2^ fase: da gennaio a Pasqua. Alla ricerca delle fonti.
Che cosa succede quando si viene a conoscenza di un evento, di un fatto o di un fenomeno? La redazione di un giornale si muove subito per indagare, approfondire, raccogliere informazioni e testimonianze, capirne di più, studiare ciò che è accaduto per poterlo raccontare nella maniera più approfondita e veritiera. Le “fonti” sono persone, istituzioni o documenti in grado di fornire informazioni sui fatti. Il problema della veridicità delle informazioni è il cuore della responsabilità del giornalista. In una contemporaneità in cui i numeri ci dicono che i ragazzi si informano prevalentemente tramite i social network, spesso protagonisti della diffusione di false notizie, diventa fondamentale aiutarli ad orientarsi nel mare magnum delle fonti per riuscire a cogliere quelle che davvero possono essere portatrici di verità offrendo una visione quanto più aperta e oggettiva sul mondo.

Declinazione delle tre dimensioni della vita cristiana nella seconda fase:

• Carità: Nel Mese della pace, bambini e ragazzi si attivano perché le povertà possano trovare spazio sul giornale e raggiungere la coscienza delle persone. Si impegnano a entrare nelle storie di chi vive una sofferenza sul territorio con lo stile dell’inviato speciale, colui che lavora “sul campo” e tocca con mano la vita vera, ma sempre con il rispetto di chi chiede permesso prima di entrare e l’impegno di chi serve, con il suo lavoro, il prossimo. La redazione tutta promuove inchieste di pace (dal lat. inquaerere “ricercare in”) attraverso la denuncia delle situazioni di difficoltà e aiutando l’intera comunità a entrarci dentro, comprendendo i meccanismi che generano disuguaglianze e degrado e sollecitando azioni riparatrici da parte di tutti.

• Catechesi: Il Secondo tempo di catechesi è l’occasione per rimettere al centro la verità della propria vita, che non è sempre chiaramente evidente, ma spesso va cercata. Come Giacomo e Giovanni accolgono l’invito del Maestro a rileggere i desideri del loro cuore, così i ragazzi compiono una rilettura delle proprie esperienze alla luce della Parola. Scoprono che l’esame di coscienza è il tempo in cui il Signore ancora oggi “chiama a sé” i suoi discepoli e li conduce alla fonte della vita cristiana che è la misericordia di Dio, il punto di partenza di ogni opera di annuncio e carità. La vita del discepolo-missionario è un continuo andare e venire alla fonte, in una dinamica d’amore tra gratitudine e gratuità, accoglienza dell’Altro e accoglienza del prossimo.

• Liturgia: Atto penitenziale e scambio della pace: Dio ci/mi perdona.


3^ fase: da Pasqua a Pentecoste. Il giornale.
Solo quando i fatti sono stati appurati, le fonti raccolte e verificate, si passa al racconto vero e proprio, alla stesura cioè dell’articolo. Prima però, nella sede del quotidiano, si tiene la riunione del mattino, in cui direttore, caporedattore, redattori e grafici siedono allo stesso tavolo per progettare insieme il nuovo numero. È in questa sede che vengono scelti i contenuti e l’aspetto del giornale, le coordinate sulle quali ciascuno svolgerà il proprio lavoro durante il giorno fino a sera. Per giungere al prodotto finito servono i contributi di tutti. Il direttore è colui che guarda il giornale nella sua globalità e cura la forma del quotidiano, stabilendo i menabò, ovvero gli spazi da assegnare e la collocazione nelle pagine degli articoli. Sulla traccia segnata dal direttore, lavora l’intera redazione e, quando il nuovo numero è ormai completo, viene inviato alle rotative per la stampa.

Declinazione delle tre dimensioni della vita cristiana nella terza fase:

• Catechesi: Il Terzo tempo di catechesi offre l’opportunità ai bambini e ai ragazzi di lasciarsi guidare dallo Spirito Santo che apre le porte dei cenacoli chiusi e chiama ad essere Chiesa nel mondo. I discepoli sono invitati da Gesù a convertire il cuore alla logica dell’amore, che vede i primi farsi servi degli ultimi, ma è solo con la docilità allo Spirito Santo che la loro conversione prende forma e sostanza. Durante il Tempo di Pasqua i ragazzi ascoltano le testimonianze contenute negli Atti e scoprono che la Chiesa, oggi come allora, è guidata dall’azione dello Spirito Santo che chiama tutti a essere discepoli di Gesù. Comprendono che la vita può essere trasformata e rinnovata, ma è necessaria la disponibilità del cuore, aperto alla grazia di Dio. Come discepoli-missionari, ascoltano la chiamata ad essere servi non “per qualcosa”, bensì per Qualcuno, grazie all’amore di un Dio crocifisso e risorto. È l’amore donato che rende tutti capaci da amare: ciascuno può essere servo per amore, perché per primo amato da Dio.

• Carità: Il Mese degli incontri è l’occasione per mettere insieme i servizi di tutti i redattori del giornale. Il nuovo numero, infatti, non può uscire se c’è un solo articolo. Allo stesso modo, la notizia più importante non è pubblicata mai da sola, ma nel giornale è accompagnata da foto, approfondimenti, interviste… così come da altre notizie e rubriche. Il nuovo numero è il prodotto che risulta dal lavoro di tanti giornalisti che ogni giorno si rendono disponibili a collaborare per rispondere alla sete di verità dei lettori.

• Liturgia: Liturgia eucaristica: Dio si dona per noi.


4^ fase: estate. La pubblicazione.
A sera la redazione è pronta a chiudere i lavori ben consapevole che spesso le notizie non si esauriscono in un giornale ma continuano a raccontarsi e svilupparsi nei giorni seguenti. Il giornale costruito con il contributo di tutti va in stampa: è pronto a raccontare e diffondere notizie vere dei fatti accaduti nella giornata.

Fedele alla logica di Dio, la comunicazione diventa luogo per esprimere la propria responsabilità nella ricerca della verità e nella costruzione del bene. L’essere umano, immagine e somiglianza del Creatore, è capace di esprimere e condividere il vero, il buono, il bello.

Così le notizie non si fermano nella pubblicazione, ma cominciano a vivere nel momento in cui tutti le hanno lette (e spesso interpretate a modo loro): nei luoghi del ritrovo, nelle chat, nei gruppi social è il “hai sentito che” che fa crescere quella notizia, la porta in giro, la racconta a chi non l’ha ancora conosciuta e in molti casi può dare vita al bisogno di raccontarla ancora nelle edizioni successive del giornale.

I ragazzi si nutrono di storie che intercettano la loro curiosità, le continuano ad alimentare quando si rendono conto che i pari ne sono interessati allo stesso modo: condividere una notizia è un’occasione per stringere legami, costruire gruppi, favorire il dialogo tra le generazioni.

Declinazione delle dimensioni della vita cristiana nella quarta fase:

• Carità: Durante il Tempo estate eccezionale i ragazzi vivono lo slancio dell’annuncio, che fonda le sue radici sulla relazione con Gesù e sull’esperienza dell’amore di Dio, venuto a farsi servitore degli uomini. Solo l’amore mette le ali ai piedi e il sorriso sul volto e rende visibile la gioia. Nel loro cammino di discepoli con il Maestro, trovano spazi nell’ordinario per stare con il Signore e restituiscono a tutti la bella esperienza dell’amicizia con Lui. La verità non può restare chiusa nella redazione del giornale, ma deve uscir fuori e raggiungere le strade. Per questo, i ragazzi si impegnano a diffondere ciò che “hanno visto e udito” alla sequela di Gesù.
• Liturgia: Riti di conclusione e mandato: Dio ci/mi manda a comunicare con il mondo.

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