ti benedicano i tuoi fedeli
Salmo 144(145) V domenica di Pasqua
1 Lodi. Di Davide.
Alef
O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome
in eterno e per sempre.
Bet
2 Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome
in eterno e per sempre.
Ghimel
3 Grande è il Signore e degno di ogni lode,
la sua grandezza non si può misurare.
Dalet
4 Una generazione narra all’altra le tue opere,
annunzia le tue meraviglie.
He
5 Proclamano lo splendore della tua gloria
e raccontano i tuoi prodigi.
Vau
6 Dicono la stupenda tua potenza
e parlano della tua grandezza.
Zain
7 Diffondono il ricordo della tua bontà immensa,
acclamano la tua giustizia.
Het
8 Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all’ira e ricco di grazia.
Tet
9 Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Iod
10 Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Caf
11 Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza,
Lamed
12 per manifestare agli uomini i tuoi prodigi
e la splendida gloria del tuo regno.
Mem
13 Il tuo regno è regno di tutti i secoli,
il tuo dominio si estende ad ogni generazione.
Samech
14 Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.
Ain
15 Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
Pe
16 Tu apri la tua mano
e sazi la fame di ogni vivente.
Sade
17 Giusto è il Signore in tutte le sue vie,
santo in tutte le sue opere.
Kof
18 Il Signore è vicino a quanti lo invocano,
a quanti lo cercano con cuore sincero.
Res
19 Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.
Sin
20 Il Signore protegge quanti lo amano,
ma disperde tutti gli empi.
Tau
21 Canti la mia bocca la lode del Signore
e ogni vivente benedica il suo nome santo,
in eterno e sempre.
Commento a cura di Paolo Caravano (II Filosofia) e Serafino Ghisu (II Teologia)
Nel cuore del tempo pasquale, il Salmo 145 risuona come un inno di lode, in cui tutta la realtà proclama la grandezza del Signore. Nella quinta domenica di Pasqua, in cui il Vangelo ci mostra l’amore come segno distintivo dei discepoli di Cristo (Cfr. Gv 13,31-33a.34-35), il Salmo ci invita a trasformare la vita in una benedizione quotidiana, fatta di amore concreto e fedeltà operosa. La vera lode non è quella delle sole parole, ma si esprime nel comportamento quotidiano: “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7,21),
La Parola da gustare: “fedele” (ebraico: chasid)
Il versetto 10 presenta i fedeli (chasidim) che vivono immersi nella logica dell’alleanza: hanno fatto esperienza del cuore tenero e saldo del Signore e perciò rispondono con la lode. Il fedele che benedice il Signore vive la Pasqua nel servizio, nella fraternità e nella speranza operosa: si conforma a Lui, non si stanca di fare il bene e diventa testimone della Sua bontà nel mondo (Cfr. Gal 6,9).
Il pellegrinaggio sinodale della Chiesa è chiamato a riscoprire questa fedeltà concreta che benedice anche nelle piccole cose. In un mondo che spesso urla o tace, i chasidim del Salmo – laici, giovani, famiglie – scelgono, anche nella ferialità, la via del canto mite e perseverante (Cfr. Rm 12,12).