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Commento al Vangelo di Domenica 11 luglio 2021

Commento a Mc 6, 7-13
“Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due” (cfr Mc 6, 7).
Il brano di questa XV Domenica del Tempo Ordinario ci presenta Gesù che affida ai Dodici il mandato missionario.
Gli Apostoli sono inviati a due a due perché una testimonianza valida comporta almeno due testimoni (cfr Dt 19, 15), ma soprattutto perché la loro non sarà una missione individuale, bensì comunitaria e ciò che dovranno annunciare non sarà una dottrina, ma una Persona, resa presente dalla concordia e dall'amore: "Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (cfr Gv 13, 35). Chi annuncia il Vangelo deve mantenersi in piena sintonia e comunione con Gesù, attraverso la Chiesa. È Lui che manda, è Lui che sceglie persone apparentemente inadeguate, ma che per grazia, diventano pronte e all'altezza del compito loro assegnato.
La modalità del cammino è caratterizzata dall’essenzialità, perché Gesù sa che i suoi discepoli altrimenti cercherebbero tutti gli appoggi e i mezzi possibili suggeriti dalla prudenza umana, di fronte ad un compito per loro inedito, che li trova assolutamente impreparati.
Nessun appoggio umano, dunque, nessuna sicurezza, nessuna provvigione per il viaggio, soltanto il bastone. Come non pensare al Salmo 23: “Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza” e al suggestivo commento di San Giovanni della Croce: “Quel bastone è la croce di Cristo Signore su cui appoggiarci, che alleggerisce e rende più facile il cammino”.
Ebbene sì, la croce, perché la via che dovranno percorrere questi nuovi profeti sarà la stessa percorsa dal loro Maestro e Signore, anzi Lui stesso si farà “Via” (cfr Gv 14, 6).
In questo dinamismo di evangelizzazione, avranno bisogno di calzare i sandali perché sarà lungo quel viaggio, il cui esito, insieme all’annuncio, potrebbe sfociare anche in un eventuale rifiuto, così come accaduto a Gesù: l’identificazione con il Maestro è completa.
Di tuniche, infine, ne basterà una. Abbandonando il superfluo, i Dodici potranno contare solo sulla Provvidenza divina e, proprio nella loro “povertà”, Dio potrà agire con maggiore efficacia ed evidenza: "Ti basta la mia grazia” (cfr 2Cor 12, 9).
Essi non dovranno convincere con le parole, ma con la Parola, in quanto profeti e testimoni di un'esperienza vissuta nell'amore reciproco con il loro Signore.
Nella pagina evangelica di questa Domenica troviamo i tratti fondamentali dell’esperienza cristiana e umana che dovrebbe caratterizzare la vita di ogni credente, il quale in forza del Battesimo ricevuto, è chiamato ad esercitare la dimensione sacerdotale, regale e profetica, perché, come diceva il grande Padre Pino Puglisi, siamo “TUTTI CHIAMATI E TUTTI MANDATI”.
E tu che fai?
Non ti girare dall’altra parte. Gesù chiama anche te.
Sì, è proprio te che chiama, è proprio te che vuole, è proprio te che manda!

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