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3 agosto 2020

I cammini del prossimo anno invitano i soci di AC a vivere in maniera ancora più incisiva la scelta di fede. Siamo chiamati, in questo eccezionale momento storico, a dare valore ai gesti che compiamo con il nostro corpo che è lo strumento di cui tutti disponiamo per concretizzare progetti di vita buona. Sono infatti i piccoli, quanto necessari, gesti quotidiani che realizzano le grandi rivoluzioni che hanno sempre bisogno di forze giovani capaci di dare la vita. Ai ragazzi, in particolare, è affidato il compito di essere messaggeri di speranza, sapendo ricercare e dar voce alle buone notizie.

È una missione speciale quella che il Signore ci affida, per il tramite dell’AC: “Servire e dare la vita”, poche parole che vanno dritte all’essenziale e che ci indicano la strada maestra per formare coscienze di uomini e donne che si donano con generosità sapendo che, in questo tempo limitato e spesso incomprensibile, è possibile testimoniare un Amore senza tempo che segna e orienta la storia.

Da corpo a corpo - Cammino Adulti

Per comprendere il cammino Adulti del prossimo anno occorre mettesi in ascolto della Parola “Anche il Figlio dell' Uomo infatti non è venuto per farsi servire ma per servire e dare la vita in riscatto per molti” (Mc 10,45).

Gesù non parla di servizio ma offre concretamente sé stesso per dare la vita a ciascuno di noi. In questo anno inatteso, l'AC ci invita, sui passi del Maestro, a farci servi del prossimo in fraternità e con slancio.

Da “Corpo a corpo” perché i gesti di ogni giorno - quotidiani, spontanei, decisi, incerti ecc. - fanno parte di noi, ci caratterizzano e dicono chi siamo agli altri.

I nostri pensieri più nobili e belli si concretizzano nel dare agli altri, nel donare, ascoltare, sorridere e ci aprono alla possibilità di vivere la Parola e di darle concretezza, di cambiare la nostra vita. Anche nella vita di Gesù parole e gesti non sono distinti ma sono facce di una stessa medaglia, entrambe espressione della sua potenza generativa. Con i suoi gesti Gesù ci indica come metterci a servizio, come seguirlo, ci spiega il significato della frase: "il Figlio dell'uomo non è venuto per farsi servire ma per servire".

Da qui nasce il testo formativo di quest'anno "Da corpo a corpo" un percorso in 5 tappe per riflettere sulle azioni che ogni giorno compiamo, che se vissute con consapevolezza possono dar vita a una vera rivoluzione personale e comunitaria.

Il luogo prescelto per incontrare nostro Signore è nei gesti quotidiani che coinvolgono il nostro corpo, per incontrare l'altro nella sua realtà concreta. Siamo invitati a scoprire la grandezza del nostro corpo, luogo dentro il quale esprimiamo la nostra vita e la nostra fede.


Moto di rivoluzione - Cammino Giovanissimi

“C’è bisogno di rivoluzione!”. È questo il pensiero che anima il percorso formativo per i giovanissimi per l’anno associativo 2020- 2021. Partendo dall’icona biblica dell’anno, Mc 10, 35-45, i giovanissimi saranno chiamati a seguire i passi di Giacomo e Giovanni ed essere così testimoni, nonché autori, di vere e proprie rivoluzioni. Proprio dal brano evangelico emerge una doppia rivoluzione: una esteriore, che porta a concepire il potere come servizio, ed una interiore, generata dall’incontro con il Signore, che trasforma il desiderio di Giacomo e Giovanni di avere un posto in una chiamata ad essere discepoli nel servizio.

È la rivoluzione, quindi, il tema centrale nel cammino dei giovanissimi: rivoluzione da attuare sia negli ambienti che si vivono quotidianamente, sia (e soprattutto) in sé stessi e nel proprio essere, senza paura dei cambiamenti.

Quello rivoluzionario è un desiderio che profuma di coraggio, di voglia di mettersi in discussione, di lasciarsi plasmare dall’incontro con il Signore.

Sarà necessario accompagnare i giovanissimi nella scoperta dei piccoli impulsi rivoluzionari per farli germogliare lì dove fanno fatica e provare insieme a dar loro la giusta energia e direzione. E, ancora di più, diventa indispensabile sostenere i giovanissimi a vivere serenamente le loro piccole trasformazioni, fisiche e non, tipiche della loro età.


Per dare vita - Cammino Giovani

Saranno sempre Giacomo e Giovanni a mettere alla prova i giovani di AC, cercando di capire quali testimoni sono chiamati ad essere. Gesù chiede di più ai Suoi spiegando in cosa consiste la differenza che ogni suo discepolo è chiamato a “fare” nel mondo. E quello che dice richiede davvero una grande conversione: essere discepoli significa essere con Lui missionari, la missione dà il senso al nostro seguirLo.

La parola che accompagnerà il cammino di “Per dare Vita” è seminare, verbo che richiama l’operazione del seminatore, colui che ha una missione ben precisa: prendersi cura del proprio raccolto dal primo istante, senza necessariamente fondare il proprio lavoro in vista di un preciso risultato; bensì valorizzando il tempo donato, la cura e il lavoro costante ed appassionato alla terra. Il seminatore, semplicemente, si fida! Proviamo a riportare questa particolare immagine alla vita del giovane. È l’età in cui il discernimento si fonda su alcune domande “come sono chiamato a spendere la mia vita? cosa e dove seminare? in quali luoghi sono inviato come discepolo-missionario?”. Nella mia vita, nella costruzione del mio futuro, così come nel servizio gratuito e appassionato alla comunità ecclesiale, al mio territorio, alle periferie esistenziali. In questa donazione gratuita, bisogna fare i conti con il pericolo di rimanere frustrati nel vedere i risultati, non sempre positivi, della semina. Il seminatore non cerca risultati immediati. Alcuni giovani fanno fatica a stare nei processi lunghi, che non permettono di raggiungere subito il risultato. Spendere la vita nella sequela invece richiede un processo lungo, anche di discernimento, dove non sono solo e dove concedo a Dio di essere costantemente l’architetto che orienta le mie forze, le mie fatiche, il mio seminare.

Segui la notizia! - l’iniziativa annuale ACR

“Segui la notizia!” è lo slogan dell'Iniziativa Annuale 2020-2021 che quest'anno, attraverso l'ambientazione della redazione del giornale, accompagna il cammino di fede dei ragazzi dell'ACR. In un’epoca in cui siamo costantemente bombardati da notizie di tutti i tipi, diventa fondamentale distinguere la verità dalla menzogna. La funzione della redazione del giornale è quella di raccogliere le informazioni, valutarle e selezionarle, in un processo complesso che porterà anche a scegliere quali privilegiare, quali approfondire, a quali dare maggior rilievo. È per certi versi la sintesi del cammino di chi si mette alla sequela del Signore Gesù: leggere i “fatti” della propria vita, scavare a fondo, approfondire per leggere la presenza di Dio e sulla base di questa scoperta raccontare, testimoniare, narrare al mondo la Buona e Bella Notizia di cui siamo destinatari.

Ancora una volta puntiamo sul protagonismo dei ragazzi e sulla loro capacità di riconoscere la parte buona e vera delle situazioni. Guardare con gli occhi dei fanciulli non per essere ingenui ma per andare dritti al punto. Questo atteggiamento, che gli educatori stimoleranno, possa essere il contributo dei ragazzi per rinnovare le coscienze degli adulti e dei giovani e renderle sempre più capaci di discernere.

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