Imperfetti nell'unità
27 dicembre 2020
Cos’è la famiglia? Se si cerca sul web una sua definizione troviamo: la famiglia è un nucleo sociale rappresentato da due o più individui che vivono nella stessa abitazione e, di norma, sono legati tra loro da rapporti di parentela o affinità.
Ma la famiglia è molto di più!
La famiglia, per ogni essere umano, è il primo luogo nel quale si impara a vivere con gli altri.
Essa è il luogo privilegiato in cui si apprendono le virtù, le si mettono in pratica tutti i giorni e le si testimoniano all’esterno. Quindi la famiglia è speranza quando ci si riunisce tutti insieme per superare le difficoltà. Quante volte abbiamo detto o scritto durante questo lungo periodo di lockdown “Andrà tutto bene”. Forse se non abbiamo completamente perso la speranza è proprio grazie alla presenza della famiglia. Ma la famiglia è anche amicizia perché ci è vicina sempre nei momenti di festa e nei momenti più bui. La Famiglia è fortezza perché ci sostiene nelle difficoltà e ci da il coraggio per vincere ogni paura.
La famiglia è carità, è amore gratuito perché tutto ciò che facciamo per un suo membro non vuole ricompensa. In famiglia regna la giustizia: abbiamo tutti lo stesso valore. In famiglia si apprende la fede ovvero la fiducia nel Signore e si sperimenta la prudenza, o meglio la saggezza, che esorta il discernimento del vero bene in ogni circostanza. In famiglia si scopre la temperanza ovvero si impara a rimanere saldi e non lasciarsi andare alla deriva. La famiglia insomma è l’officina delle virtù. E’ in essa che impariamo ad essere benevoli, giusti, resilienti, benevoli, fedeli, accoglienti, amichevoli…
Noi crediamo fermamente che la famiglia sia stata voluta da Dio per collaborare a realizzare il suo Regno. Non a caso Gesù, per venire nel mondo, ha scelto proprio una famiglia: una mamma ed un papà ed è lì, nella famiglia, che è cresciuto come uomo esercitandosi nelle virtù.
La famiglia più di tutto è accoglienza perché è proprio nella famiglia che si rinnovano costantemente le promesse matrimoniali. “Io accolgo te come mio/a sposo/a” non è solo il giuramento che i due sposi si scambiano il giorno del matrimonio ma una promessa che bisogna ripetersi reciprocamene ogni giorno, ogni momento, anche quando si è stanchi, sfiduciati, arrabbiati, distratti perché è in quell’accogliersi che si realizza il ministero della famiglia. Ed è proprio questa la sua bellezza!
Ma la famiglia è anche accoglienza dei figli che sono un dono e come tali vanno accolti. Come ha scritto Papa Francesco nella Amoris Laetitia i genitori diventano collaboratori di Dio Creatore quando mettono al mondo un figlio e collaboratori di Dio Salvatore quando accolgono come figlio un bambino abbandonato, non nato da loro, ma che ha diritto ad una famiglia. Che responsabilità che ha la famiglia! Ma quanta gioia!
La famiglia è qualcosa di meraviglioso e dobbiamo testimoniarlo costantemente, dobbiamo diventare contagiosi. Attraverso il nostro vivere quotidiano dobbiamo essere testimoni della bellezza del matrimonio e della famiglia ed invogliare la creazione di gruppi famiglie all’interno delle parrocchie. Sono fondamentali per confrontarsi, dare fiducia e sostenere, alla luce del Vangelo, quelle famiglie che vivono momenti difficili.
In un estratto del documento conclusivo della settimana estiva di formazione della Pastorale Familiare Nazionale del 1999 si legge: “In questo tempo di grazia, noi siamo chiamati a narrare l’amore di Dio nella molteplicità e nella polifonia dei nostri specifici doni. In particolare, vogliamo contagiare la comunità ecclesiale con lo stile di vita della famiglia, caratterizzato dall’intimità, dalla semplicità, dalla concretezza, dalla gratuità ed all’attenzione primaria alle persone.”
Buona festa della famiglia a tutti!
Enrico Gallozzi e Maria Piscopo
Ufficio per la pastorale della famiglia - Diocesi di Salerno