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Hai fatto risalire la mia vita dagli inferi

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Hai fatto risalire la mia vita dagli inferi

Salmo 29(30) III domenica di Pasqua

1 Salmo. Canto per la dedicazione del tempio. Di Davide.

2 Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.

3 Signore, mio Dio,
a te ho gridato e mi hai guarito.

4 Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

5 Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,

6 perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.

7 Ho detto, nella mia sicurezza:
“Mai potrò vacillare!”.

8 Nella tua bontà, o Signore,
mi avevi posto sul mio monte sicuro;
il tuo volto hai nascosto
e lo spavento mi ha preso.

9 A te grido, Signore,
al Signore chiedo pietà:

10 “Quale guadagno dalla mia morte,
dalla mia discesa nella fossa?
Potrà ringraziarti la polvere
e proclamare la tua fedeltà?

11 Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!”.

12 Hai mutato il mio lamento in danza,
mi hai tolto l’abito di sacco,
mi hai rivestito di gioia,

13 perché ti canti il mio cuore, senza tacere;
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

Commento a cura di Giovanni (II Filosofia) e Nicola (III Teologia)

Il Salmo presenta la polarità tra vita e morte vissuta direttamente dall’orante, il quale, salvato da Dio, gli rende lode.

Ci sono due movimenti, uno discendente e uno ascendente.

Quello discendente è di colui che morto, viene deposto nella fossa. È l’esperienza di ogni uomo, scendere nell’abisso profondo del peccato e del dolore.

Da questo discendere, però, Dio salva. Egli prende e solleva dalla fossa.

Mentre l’uomo è deposto, Dio afferra il suo corpo e lo rialza. Questa è la speranza dell’uomo, essere risollevato da ogni caduta, perfino dalla morte.

Lo stesso Gesù, fa esperienza dell’inferno e della morte e, discendendo in esso, va a liberare l’uomo. Quando Gesù muore e scende negli inferi sembra che la morte abbia avuto la meglio, tuttavia, proclamiamo: «Dove è o Morte la tua vittoria?» (1Cor15,56).

Il Risorto, infatti, «Non muore più, la morte non ha più potere su di lui». (Rm 6,9).


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