Imperfetti nell'unità
21 agosto 2020
Dopo il racconto della nostra vita e l’ascolto della Parola, con il gruppo adulti e la mediazione sapiente dell’animatore, la nostra vita cambia; non dobbiamo avere fretta ad arrivare alle cose da fare, anche l’adulto deve compiere il discernimento ed esercitarsi per diventare esperto di vita e di umanità.
Papa Francesco, commentando l’entrata a Cafarnao di Gesù ed il suo insegnamento nella sinagoga con autorità ed autorevolezza, ha evidenziato che “il Vangelo ha la forza che cambia la vita. Non dimenticatevi di questo. Esso è la buona novella che ci trasforma, solo quando ci facciamo trasformare da essa. Ecco perché vi chiedo sempre di avere un contatto quotidiano con il Vangelo, di portarlo con voi ovunque. Cioè di nutrirsi ogni giorno di questa fonte inesauribile di salvezza. Non dimenticate: leggete un passo del Vangelo ogni giorno. È la forza che ci cambia, che ci trasforma. Cambia la vita e il cuore."
La nostra preoccupazione principale "deve essere l'annuncio del Vangelo. Il Vangelo è parola di vita: non opprime le persone, al contrario, libera quanti sono schiavi di tanti spiriti malvagi di questo mondo: la vanità, l'attaccamento al denaro, l'orgoglio, la sensualità... Il Vangelo cambia il cuore, cambia la vita, trasforma le inclinazioni al male in propositi di bene" (Angelus 1 febbraio 2015).
Tutto ciò richiede un esercizio, meglio ancora un allenamento della nostra vita spirituale come l’atleta olimpionico cura il proprio corpo; l’adulto deve frequentare la palestra ed esercitarsi con serietà, dedizione, passione, mettendo da parte le lamentazioni, lasciando agire Gesù nella propria vita, credendo che con Lui nulla è impossibile.
Nella guida da anni c’è uno spazio per esercitarsi, per diventare dei veri Laici che riescano a collegare la saletta dell’Ac all’ambiente di lavoro, alla famiglia, alla piazza, alle strade, alle sale consiliari; alla Chiesa non servono dei laici supini ad ogni volere del clero, non serve una semplice manovalanza, ma dei credenti inquieti che sappiano ricercare il bene comune in ogni circostanza.
C’è bisogno di adulti che pongano la difesa del Creato al centro della propria azione pastorale, che si battano contro ogni forma di sopruso e di disuguaglianze, che non abbiano paura di denunciare modelli e stili di vita del tutto incoerenti con i passi evangelici.
Il laico adulto di Azione Cattolica, dopo aver meditato la Parola, deve scegliere la perla preziosa che è Gesù Cristo; fatto questo non dovrà temere nulla, perché il Signore già in questa vita lo ricompenserà.
Egli deve abitare il mondo, viverlo portando gioia e conforto, accogliendo i diversi, costruendo ponti e non muri, sostenendo chi è in difficoltà, è solo ed oppresso, chi non lavora, è umiliato. Il laico sa che in tutte queste cose non è solo, lo Spirito soffia su di lui.
Gli esercizi proposti sono personali, comunitari e popolari; essi dovranno essere affrontati:
custodendo la Parola, il suo fuoco deve lavorare dentro di noi;
lavorando sulla coscienza personale e sugli atteggiamenti interiori, deve intervenire il discernimento per comprendere la volontà di Dio;
impegnandosi come singolo e come gruppo;
ricercando l’esperienza laicale ordinaria; se non c’è spazio per nuovi impegni, l’adulto affronterà la propria vita quotidiano con lo Spirito di Cristo e lasciando operare lo Spirito;
agendo con perseveranza per giungere a ciò che abbiamo sperato;
per essere felici; il cristiano è un uomo felice perché, dopo la fatica della corsa ed il superamento delle difficoltà, la sua vita è permeata e profumata di Gesù Cristo.
Infine, è bene ribadire che chi incontra Gesù cambia, la sua vita si trasforma, pensiamo a Levi che da odiato esattore è divenuto l’Evangelista San Matteo, a Paolo di Tarso che da persecutore dei cristiani è diventato l’Apostolo delle genti, a San Francesco d’Assisi passato da ricco e dissennato cavaliere ad umile servitore di Gesù e degli ultimi, a Santa Teresa di Calcutta suora sempre attenta alle sofferenze dei moribondi e dei poveri, al Presidente Bachelet l’uomo che ha trasformato l’Azione Cattolica ricordando a tutti noi che essa è innanzitutto una realtà di cristiani che si conoscono, che si vogliono bene, che lavorano assieme nel nome del Signore, che sono amici.
Con le parole del Papa invochiamo la materna intercessione della Vergine Maria, Colei che ha accolto la Parola e l'ha generata per il mondo, per tutti gli uomini.
Ci insegni Lei ad essere ascoltatori assidui e annunciatori autorevoli del Vangelo di Gesù.
Leggi anche: