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30 aprile 2024

Lavoro e democrazia. Le questioni emergenti in occasione della Festa dei Lavoratori 2024

Il tradizionale appuntamento del 1° MAGGIO è un tempo che ci sollecita e stimola anche negli ambienti ecclesiali, affinché sia pienamente attenzionato l’aspetto meramente umano del lavoro, al di là di ogni strumentalizzazione di carattere politico o di circostanza.
Proponiamo pertanto di seguito alcuni spunti provenienti per l’occasione dal Messaggio dei Vescovi italiani, rilasciato già a gennaio di quest’anno, dal titolo “Il lavoro per la partecipazione e la democrazia”, incentrato su quello che sarà anche il tema della 50a Settimana sociale dei Cattolici italiani a Trieste, che si terrà ad inizio luglio. Numerosi richiami diretti al magistero sociale più e meno recente, con l’uomo compartecipe dell’opera del Creatore, con l’accezione del dono e della gratuità, lavoro come essenza della partecipazione democratica e di amore per la “cosa pubblica”. Nella sostanza, democrazia e lavoro diventano così interdipendenti: ce lo ricorda come fondamento la nostra Costituzione. Il lavoro, dunque come tema d’importanza centrale, che solo se caratterizzato da dignità e dall’accesso ad esso da parte di tutti, assicura un reale coinvolgimento democratico nei processi di varia portata, sanando quelle fratture che nelle disparità si vengono a creare non solo a livello generazionale e di genere, ma anche tra territori e gruppi sociali. Un richiamo inoltre alla questione sicurezza, sulla quale ci si è focalizzati in occasione della recente giornata mondiale ad essa dedicata, una ferita tuttora profondamente aperta, con ancora oltre mille decessi registrati in Italia nello scorso 2023, nonché alla responsabilità dei lavoratori e imprese di impegnarsi anche in chiave futura per il bene di tutti, confrontandosi sapientemente con le nuove sfide ineluttabili che provengono in primo luogo dall’innovazione tecnologica. Tutto questo in una Chiesa in continuo ascolto nel solco del cammino solidale, come ulteriore opera di discernimento di diverse questioni non più rinviabili.

Per una completa lettura, si rimanda al testo dell' Ufficio Nazionale per i problemi sociali, raggiungibile col link in calce a questo articolo.

Ci affidiamo così alla grazia paterna del Nostro patrono San Giuseppe, lavoratore e artigiano, che attraverso la sua adesione al progetto di divina accoglienza ha reso possibile insieme a Maria, Nostra Madre, la redenzione di tutta l’umanità. L’auspicio che nell’armonia della giornata di festa il messaggio venga ampiamente condiviso e che possa restare sempre il “lavoro, insieme a uomini e donne, al centro”.


Il MLAC diocesano

1° maggio 2024Giornata per il lavoro – Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro (chiesacattolica.it).

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