Imperfetti nell'unità
Morfologia
Pianta erbacea perenne lignificata nella porzione basale, molto aromatica. Fusto eretto ampiamente ramificato, alto fino a 50 cm, con sezione quadrata, inizialmente tomentoso e verde cenere, poi glabro, con rizoma obliquo. Foglie opposte, con base ottusa o arrotondata, da ovali a oblunghe (generalmente 5-10 x 8-20 mm), si restringono alla base nel corto picciolo ed hanno l’apice arrotondato; il margine è intero, la superficie delle foglie più giovani è biancastra per la presenza di una fitta peluria. Fiori sessili, hanno la corolla tubolare e bilabiata (labbro superiore intero o quasi, quello inferiore diviso in tre lobi acuti), con petali bianco-rosei o talvolta porporini, sono riuniti in densi glomeruli formanti racemi alle sommità, caratterizzato da brattee rotonde, tomentose e ghiandolose, stami con filamenti divergenti e spesso antere sporgenti sui lati; calice con 5 denti, tubolare, debolmente zigomorfo (a forma di cono aperto su un lato). Il frutto è un microbasario (tetrachenio racchiuso nel fondo del calice persistente), con mericarpi di 0,9-1,3 x 0,7-0,8 mm, ellissoidi, con apice acuto, di colore prima giallo poi castano scuro.
​
Habitat e distribuzione
Originaria dell’Asia centrale e dell’Africa settentrionale, si rinviene occasionalmente in tutto il territorio italiano. Essa è coltivata come pianta aromatica, sub-spontanea negli orti, negli incolti, lungo i bordi delle strade. Predilige un terreno ricco, piuttosto secco e ben drenato.
Droga
La droga è costituita dalle sommità fiorite, raccolte da luglio a settembre, recise a 10-15 cm da terra, evitando la porzione basale lignificata. Si riuniscono in mazzi e si appendono in luogo areato all’ombra per l’essiccazione. Si conservano in recipienti di vetro o porcellana. Costituenti principali: dallo 0,7 al 3% di olio essenziale composto da terpinen-4-olo, ά-terpineolo, 4-tuianolo, linalolo; acido rosmarinico, acido caffeico; 4,5% tannino; acido ursolico e oleanolico; vit. A, acido ascorbico.
​
Proprietà
Comunemente chiamato maggiorana annodata (o origano maggiorana), Origanum majorana L., deve il suo nome dal francese antico “maiorana”, da Marion, diminutivo di Maria, o da mariol, una sorta di marionetta per alludere alla forma dei suoi fiori; così Matthiole, nel 1650, la chiama mariolaine. Il termine Origanum viene dal greco oros (montagna) e ganos (splendore), ovvero "l'ornamento delle montagne".
L’attività principale è quella antisettica dell’olio essenziale e la presenza di tannini ha azione aromatica, eupeptica e antispasmodica del tubo gastro-enterico; blocca le fermentazioni del tratto intestinale, contrastando meteorismo e contrazioni dolorose. Ha un’azione tonica che, unita alle proprietà antispasmodiche e digestive, risulta utile nel trattamento degli stati depressivi e ansiosi, dell’emicrania e della cefalea di origine nervosa. Sull’apparato respiratorio svolge un’azione balsamica ed espettorante. Presenta inoltre una blanda azione diuretica. L’uso più consolidato è come spezia in cucina, oltre ad apportare un aroma più delicato rispetto all’origano, contribuisce a favorire i processi digestivi.
​
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Testo Atlante di Anatomia Vegetale e delle Piante Officinali
M.L. Leporatti, S. Foddai, L. Tomassini
Farmacognosia. Farmaci di origine naturale
Gunnar Samuelsson
SITOGRAFIA
actaplantarum.org
erbecedario.it
Le nostre specie:​